Storia della Tecnologia Liposomiale: dalle origini alla rivoluzione in nutraceutica e farmacologia

Storia della Tecnologia Liposomiale
La tecnologia liposomiale rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo del drug delivery e della nutraceutica. Dalla sua scoperta casuale negli anni ‘60, ha rivoluzionato il modo in cui i principi attivi vengono veicolati all’interno dell’organismo, migliorandone l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali. In questo articolo, esploreremo la storia della tecnologia liposomiale, analizzando le tappe fondamentali che hanno portato allo sviluppo delle applicazioni attuali.

Guida ai contenuti

La Tecnologia liposomiale

Che cos'è un liposoma?

I liposomi sono vescicole sferiche composte da uno o più doppi strati fosfolipidici, simili alle membrane cellulari. Questa struttura consente loro di incapsulare sia sostanze idrofile che lipofile, rendendoli ideali per il trasporto di vari tipi di molecole all’interno del corpo umano. Grazie alla loro biocompatibilità e capacità di proteggere i principi attivi dalla degradazione, i liposomi sono diventati strumenti fondamentali in diverse aree terapeutiche

La storia della tecnologia liposomiale: origini e scoperta dei liposomi

La scoperta dei liposomi risale al 1961, quando il biologo britannico Alec D. Bangham, durante esperimenti con microscopi elettronici presso il Babraham Institute di Cambridge, osservò la formazione spontanea di strutture vescicolari simili alle membrane cellulari. Queste strutture furono inizialmente chiamate “multilamellar smectic mesophases” e successivamente ribattezzate “liposomi” dal collega Gerald Weissmann. La scoperta fu pubblicata nel 1964 e aprì la strada a numerose ricerche nel campo della biologia cellulare e della farmacologia

Evoluzione della Tecnologia Liposomiale

Anni ’70 - ’80: prime applicazioni farmacologiche

Negli anni ’70, i liposomi iniziarono ad essere studiati come sistemi di rilascio controllato per farmaci. La loro capacità di incapsulare principi attivi e rilasciarli in modo mirato li rese oggetto di interesse per la somministrazione di farmaci antitumorali e antimicrobici. Nel 1995, la FDA approvò il primo farmaco liposomiale, il Doxil, una formulazione liposomiale della doxorubicina utilizzata nel trattamento di vari tipi di cancro.

Anni ’90 - 2000: sviluppo di liposomi di seconda e terza Generazione

Con il progredire della ricerca, furono sviluppati liposomi di seconda generazione, caratterizzati da una maggiore stabilità e capacità di circolazione prolungata nel sangue. L’introduzione di polimeri come il polietilenglicole (PEG) sulla superficie dei liposomi permise di evitare il riconoscimento da parte del sistema immunitario, aumentando la loro emivita. Successivamente, i liposomi di terza generazione furono progettati per il rilascio mirato, grazie all’aggiunta di ligandi specifici sulla loro superficie, migliorando l’efficacia terapeutica e riducendo gli effetti collaterali.

Anni 2010 - oggi: applicazioni in nutraceutica e vaccinologia

Negli ultimi anni, la tecnologia liposomiale ha trovato applicazione anche nel campo della nutraceutica, migliorando la biodisponibilità di vitamine e integratori alimentari. Inoltre, i liposomi sono stati impiegati come vettori per vaccini, come nel caso dei vaccini a mRNA per il COVID-19, dove le nanoparticelle lipidiche hanno svolto un ruolo cruciale nel trasporto dell’mRNA all’interno delle cellule.

Vantaggi della Tecnologia Liposomiale

La tecnologia liposomiale ha compiuto un lungo percorso dalla sua scoperta negli anni ’60 fino alle applicazioni moderne in medicina e nutraceutica. Grazie alla sua capacità di migliorare la biodisponibilità e l’efficacia dei principi attivi, rappresenta una delle innovazioni più promettenti nel campo della somministrazione di farmaci e integratori. Con il continuo progresso della ricerca, è probabile che vedremo ulteriori sviluppi e applicazioni di questa tecnologia nel prossimo futuro. 

Nutragenetech e la tecnologia liposomiale

Nutragenetech ha saputo valorizzare al meglio i vantaggi della tecnologia liposomiale, applicandola in modo innovativo a formulazioni nutraceutiche avanzate. Un esempio concreto è Iron Folic, il ferro liposomiale sviluppato per garantire un’elevata biodisponibilità senza gli effetti indesiderati comunemente associati agli integratori di ferro tradizionali.

 

Iron Folic rappresenta una soluzione efficace e ben tollerata, pensata per supportare i fabbisogni di ferro e acido folico, soprattutto nelle situazioni di aumentato fabbisogno, come gravidanza, ciclo mestruale abbondante, diete vegetariane o stati carenziali. Grazie alla veicolazione liposomiale, il ferro è protetto dall’ambiente gastrico, assorbito più facilmente a livello intestinale e ben distribuito nei tessuti, ottimizzando i risultati e il comfort per chi lo assume.

 

Nutragenetech, attraverso soluzioni come questa, si pone all’avanguardia nella nutraceutica funzionale, offrendo prodotti supportati dalla ricerca scientifica e basati su tecnologie di nuova generazione, al servizio della salute e del benessere.

📌 Bibliografia

  • Bangham, A. D., & Horne, R. W. (1964). Negative staining of phospholipids and their structural modification by surface-active agents as observed in the electron microscope. Journal of Molecular Biology, 8(5), 660–668.
  • Torchilin, V. P. (2005). Recent advances with liposomes as pharmaceutical carriers. Nature Reviews Drug Discovery, 4(2), 145–160.
  • Allen, T. M., & Cullis, P. R. (2013). Liposomal drug delivery systems: From concept to clinical applications. Advanced Drug Delivery Reviews, 65(1), 36–48.
  • Barenholz, Y. (2012). Doxil®—the first FDA-approved nano-drug: Lessons learned. Journal of Controlled Release, 160(2), 117–134.